Rompete le scatole

Antonio CasolinoApprofondimentiLeave a Comment

Solo adesso mi fermo, dopo una settimana movimentata. Giovedì sono stato all’evento italiano del tour europeo di Adobe, a Milano. Sapevo in parte cosa andavo a sentire perché avevo già letto le news fresche del Max 2013, ma volevo avere conferme personali. Ho colto l’occasione per assistere per la prima volta ad un evento ufficiale di Adobe, in più con tre evangelist in sala. Valeva la pena salire sull’aereo.

L’evento. Il tour è volto a presentare il nuovo progetto di Adobe, una svolta epocale: con Creative Cloud (Adobe CC) si chiude l’era della creative suite. Non ci sarà nessuna CS7, ma soprattutto non ci saranno più scatole, nel senso che non esisterà più il software in box: sarà distribuito solo nella nuvola, attraverso appunto Creative Cloud. Come anticipavo qualche tempo fa in un articolo, la dimensione cloud è la tendenza del momento. E mai aveva avuto una ripercussione così drastica, se vogliamo. Un colosso internazionale che ha sempre fondato il suo business sulla vendita di software su supporti fisici, ora li abbandona completamente (è stato specificato che continuerà il supporto alla CS6, tuttavia non lo sviluppo). Il software diventa sempre più un servizio (sebbene, non so ancora per quanto, risiede localmente), un flusso di informazioni, uno spazio di condivisione.

Il punto. Il web è pieno di blog, più o meno ufficiali, che descrivono le nuove features e tutti i servizi collegati al servizio CC. Io che sono stato lì e che ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Rufus Deuchler, un “umile” Senior Worldwide Design Evangelist, ho notato una particolare attenzione sui servizi, più che sui software. In particolare verso Behance, diventato una collezione di portfolio molto importante e che, sembrerebbe, viene utilizzata da molte aziende per il recruitement di designer e professionisti. Chi ha Creative Cloud ora ha anche un account Behance e Pro Site (una soluzione “premium” di Behance). Molta importanza è stata poi data a Typekit, in cui stanno convergendo progressivamente le font di Adobe Font Folio ed il cui utilizzo non sarà più relegato al solo web, ma anche alla stampa. Sarà possibile cercare e scaricare font direttamente dall’interno del software, che , in tutta la CC, da selettore è diventato un vero e proprio motore di ricerca (come già fa Muse, ad esempio).

Antonio Casolino e Rufus Deuchler

L’opinione. Cosa penso di tutto ciò? Sono stato sempre entusiasta del cloud computing, della condivisione, di avere tutto (possibilmente subito) sempre con te, tanto che usufruisco a pieno di questi tipi di servizio anche da quando, per Adobe ad esempio, non erano l’unica scelta. La svolta epocale si è percepita in una certa tensione dei relatori, e di Adobe stessa credo, nel far passare questa idea rivoluzionaria per clienti ed azienda, rispetto alle singole novità dei software, che invece sono state relativamente poche, non straordinarie e messe in secondo piano. Della CC tendo a minimizzare alcune problematiche, che, di base esistono. Una ad esempio che credo sia importante è la condivisione del lavoro nel team. Creative Cloud, punta molto alla condivisione del progetto nel cloud, tuttavia non ha introdotto tecnologie capaci di saltare un ostacolo con cui, sopratutto in Italia, dobbiamo fare i conti: la banda. Per chi lavora, come me, su progetti stampa, i file possono pesare un accidente. E allora come si fa? Cos’ha CC più di DropBox (me ne viene in mente uno). Eppure Smashing Magazine suggerisce questo articolo che dimostra che ci sono possibilità di sviluppo in questo senso. Mi aspettavo qualcosa di più. Probabilmente CC va pensata come uno spazio di sharing e non di storage. E di sharing con l’esterno, non con il team. Rimane in effetti un ottimo strumento per condividere il lavoro con il cliente finale, dopo aver sincronizzato dei file leggeri. Molto comoda la possibilità di commentare il lavoro (anche chi non ha CC, come potrebbe essere il cliente, può farlo) ed il versioning dei file caricati. Prendiamola così, nell’attesa del 17 Giugno 2013, in cui partirà la distribuzione per gli abbonati.

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